
Come preparare i culurgiones in casa
I Culurgiònis o Culurgiònes sono senza dubbio il piatto più famoso della cucina tipica ogliastrina, originariamente preparati solo in famiglia, oggi rappresentano una delle maggiori realtà economiche nel campo della pasta fresca e nel panorama della gastronomia ogliastrina e sarda.
La semplicità degli ingredienti dei culurgiones, ne fa nel passato un piatto povero, appartenente alla cultura agropastorale della zona. Ancora oggi vengono preparati nelle famiglie e in molti paesi rappresentano il piatto della domenica e delle feste. La lavorazione generalmente inizia con la preparazione del ripieno che può subire delle piccole variazioni nel tipo di ingredienti, come vedremo in seguito, a seconda delle località.
Per prima cosa si lessano le patate, si sbucciano e si schiacciano per bene. Alle patate si aggiunge dell’olio d’oliva o del grasso (in passato si usava il grasso di vitello o manzo fresco o dello strutto di maiale), del pecorino (fresco o stagionato), sale, menta e aglio a piacimento. La sfoglia va preparata con una miscela di semola, questa viene impastata con un po’ d’acqua tiepida salata. Dopo aver lavorato con le mani sino ad ottenere un impasto liscio ed elastico, si stende col mattarello una sfoglia sottile e si ricavano con l’ausilio di un bicchiere dei cerchi di pasta. Su ognuno di questi cerchi di pasta viene messa una pallina di ripieno e poi si procede alla chiusura tenendo nella mano sinistra la sfoglia con sopra il ripieno e con il pollice e l’indice della mano destra si univano i lembi della pasta originando una spiga detta in sardo sa spighitta. I culurgiones vengono cotti tramite bollitura e serviti classicamente con del semplice sugo di pomodoro e pecorino grattugiato.
Caratteristiche dei culurgiones per Comune
Ogni famiglia ogliastrina ancora oggi mantiene le propria peculiarità nella produzione dell’impasto e nella dimensione dei culurgiones. Ma in Ogliastra possiamo individuare delle macrocaratteristiche che sono identificative di alcuni paesi.
Per esempio l’aggiunta di menta e aglio all’impasto si può trovare nei culurgiones prodotti a Bari Sardo, Loceri, Tertenia, Jerzu, Ulassai, Osini, Gairo, Cardedu e Lanusei. In quest’ultimo era frequente impiegare “su seu” (grasso di vitello o manzo fresco) al posto dell’olio d’oliva. Mentre nell’altro capoluogo ogliastrino (Tortolì) oltre che Lotzorai e Girasole l’impasto si compone di patate, cipolle e poco formaggio facendo dominare il sapore dolciastro delle cipolle. Ad Arzana invece è il sapore del formaggio che domina l’impasto. Per quanto riguarda le dimensioni ad Arzana e Jerzu è da annoverare la dimensione molto ridotta pari a circa 5 cm contro i 6-7 cm della media ogliastrina. A Baunei e Triei, i culurgiones vengono chiusi a forma quadrata o in altri casi a mezza luna ma comunque impiegando per la chiusura la rotella e non la classica e complicata chiusura a mano, inoltre nell’impasto è presente solo il formaggio. Nei restanti paesi come Talana e Urzulei, l’impasto è molto semplice solo con formaggio e patate.
RICETTA DEI CULURGIONES OGLIASTRINI
Difficoltà: Media
Tempo di preparazione: 60 minuti
Tempo di cottura: 5 minuti
INGREDIENTI
500 g di patate
200 g di pecorino stagionato
150 g di pecorino fresco
2 spicchi di aglio
10 foglie di menta
500 g di semola
200 ml acqua
Sale
Olio evo (2/3 cucchiai)
PREPARAZIONE
IMPASTO
Pelare le patate e farle cuocere in una pentola a pressione colma a metà d’acqua salata (circa 10 minuti)
Far soffriggere 2 spicchi d’aglio ai quali precedentemente è stata tolta l’anima
Una volta cotte le patate schiacciarle bene in modo da ottenere una purea e farla sfreddare
Mischiare in un contenitore capiente la purea di patate con i formaggi grattugiati, l’olio soffritto (alla quale è stato tolto precedentemente l’aglio) e la menta tritata in piccoli pezzetti
SFOGLIA
Amalgamare la semola con un pizzico di sale, 200 ml di acqua tiepida e 2-3 cucchiai d’olio
Lavorare l’impasto fino a raggiungere una buona elasticità
Passare l’impasto nella sfogliatrice per ottenere una sfoglia sottile
Ritagliare dei dischetti di pasta di circa 6 cm di diametro (può essere utile l’aiuto di un bicchiere)
Inserire nei dischetti di sfoglia un cucchiaio d’impasto e ripiegarli su se stessi unendo i lembi pizzicandoli alternativamente fino a formare una sottile cordonatura simile ad una spiga (in sardo spighitta).
Proseguire fino ad esaurimento del ripieno disponendoli su un panno infarinato.
COTTURA
Portare l’acqua ad ebollizione, salarla e versare i culurgiones uno ad uno
Girarli continuamente e delicatamente con un mestolo di legno per evitare che si attacchino
Dopo circa 5 minuti scolarli con una schiumarola e posarli sul piatto da portata.
CONDIMENTO
Condire con sugo al pomodoro e formaggio grattugiato. (La variante lanuseina prevede solo olio evo e formaggio grattugiato)